
Non c’è due senza tre. L’occasione è ghiotta. Il campionato di serie A1 femminile potrebbe essere ad una svolta domenica prossima per la Bartoccini Mc Restauri Perugia. Con un’altra vittoria le magliette nere compirebbero un allungo davvero determinante sulla zona a rischio retrocessione. Lo scontro diretto che si disputa tra le mura amiche e che vede come rivale il fanalino di coda Roma rappresenta una grandissima opportunità e la schiacciatrice rumena Adelina Ungureanu ne parla convinta: «Stiamo attraversando un periodo sicuramente positivo dopo i punti fatti con Cuneo e Firenze, ma il nostro approccio agli allenamenti rimane lo stesso di quando non arrivavano i risultati. Credo che abbiamo sempre lavorato bene e dobbiamo continuare a farlo anche adesso. Magari qualcuno si è scordato, ma è bene ribadire che arrivo da un infortunio molto serio che mi ha portata a stare ferma per otto mesi. Sto cercando di ritornare al mio top, ma non è un percorso veloce. Intanto cerco di dare sempre il massimo e soprattutto di aiutare le mie compagne in seconda linea cercando di metterle nelle migliori condizioni per fare punto. I 15 punti che ho fatto a Firenze non sono pochi, ma sono abituata a farne di più. Roma arriva da un periodo sicuramente non buono. Hanno tante atlete straniere alla loro prima esperienza in Italia e, dunque, cercheranno di mettere in mostra tutto il loro valore. Ma aldilà di questo concentriamoci più sul fare bene il nostro piano di gioco. In A1 non esistono partite meno difficili di altre, bisogna affrontarle tutte con la massima concentrazione. Anche con Roma sarà una vera e propria battaglia e non vedo l’ora che arrivi domenica. Vogliamo prolungare la nostra striscia positiva e, come sempre, speriamo di avere dalla nostra parte il supporto del pubblico che ci ha sempre dato una grossa mano». Per uno strano scherzo del calendario sarà anche l’ultima casalinga dell’anno solare. Infatti, le umbre saranno poi attese da ben quattro trasferte consecutive a Busto Arsizio, Talmassons, Bergamo e Vallefoglia.
