Oleh Plotnytskyi: «Perugia resta concentrata»

Oleh Plotnytskyi (foto Maurizio Lollini)
C’è ottimismo tra la tifoseria che sabato sera ha visto vincere la prima partita della serie di semifinale scudetto abbastanza agevolmente da una Sir Susa Vim Perugia che è apparsa cinica. Uno dei protagonisti della sfida è stato lo schiacciatore ucraino Oleh Plotnytskyi che ha esternato il suo pensiero sul momento: «Siamo in semifinale, tutti vogliono vincere, e Civitanova Marc he ha dimostrato di volerlo anche senza il suo capitano. Lo hanno fatto vedere nel nostro palazzetto e quindi gara-due sarà ancora più tosta. Sicuramente ora i marchigiani avranno più confidenza e saranno ancora più determinati. Noi, comunque, ci siamo allenati bene questa settimana, vedremo il risultato. In trasferta dobbiamo esprimerci come sappiamo, mettendo in campo tutto il lavoro fatto durante l’anno. Loro in casa ha sempre fatto bene, sarà una partita dura, ma vogliamo mantenere un livello alto. La battuta può essere un fondamentale che può aiutare, ma se non fai cambio-palla non serve. Soprattutto nei play-off, fare ace è molto difficile. Bisogna lavorare anche sulla correlazione muro-difesa per sfruttare ogni occasione. Nei play-off tutti sono concentrati e non lasciano cadere la palla. Bisogna mantenere la calma e fare il break giocando di squadra. Abbiamo rivisto la partita con lo staff, qualche errore c’è stato. In allenamento ci siamo concentrati per mantenerci su quel livello. Dobbiamo pensare al nostro gioco. In questo momento della stagione c’è più pressione, in passato la sentivo, anche per ciò che scrivono i giornalisti. Oggi sono più concentrato sul lavoro e questo mi aiuta ad arrivare più tranquillo alla partita. Civitanova Marche non è solo una squadra, ma anche una società costruita molto bene, con giocatori sempre validi e un pubblico caldo. Ma noi dobbiamo pensare a noi stessi. Nei momenti difficili proviamo a non andare nel panico, a prendere una boccata di ossigeno, un momento di pausa, per restare lucidi. Questo nasce da quanto lavoriamo bene in allenamento. Ci aspetta un palazzetto caldo, lo sappiamo, ma i nostri tifosi ci saranno, anche se saranno in inferiorità numerica. Faranno sentire la loro voce. Non dobbiamo farci condizionare, deve essere uno stimolo. Non dobbiamo pensare che basti vincere le due in casa per andare in finale. Se abbiamo occasione di chiudere, dobbiamo farlo subito. Se siamo avanti di dieci punti, proviamo a chiudere con uno scarto di undici. Non bisogna mai rilassarsi. Il gruppo è molto unito, lo spogliatoio conta tantissimo. Anche chi gioca meno ci aiuta sempre. In allenamento a volte è più difficile mettere palla a terra che in partita. Questo dice tutto. Finora è stata una bella stagione. Tutti siamo migliorati, come gruppo e individualmente. Dopo le sconfitte non abbiamo mollato, anzi abbiamo lavorato meglio. Questo significa che siamo sulla strada giusta. Personalmente credo di aver fatto meno ridere ma di essermi meritato più applausi. Mi sento di aver vestito la maglia di un leader. Devo migliorare ancora nella testa, stare più calmo in certi momenti. Ho limitato me stesso nell’esuberanza e questo credo mi abbia aiutato perché ho giocato in modo più costante. Ogni tanto esce qualcosa, ma provo a essere più tranquillo, vedo che funziona. In difesa sono così così, a volte bene. In ricezione ultimamente un po’ peggio, ma non per mancanza di lavoro, sono gli avversari che battono forte, comunque sto crescendo anche in questo aspetto».