Benedetto Rizzuto: «Bernardi ci ha chiesto di licenziarlo»

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By Pianeta Volley Giugno 1, 2019 09:00 Updated

Benedetto Rizzuto: «Bernardi ci ha chiesto di licenziarlo»

Rizzuto Benedetto

Benedetto Rizzuto (foto Michele Benda)

Emergono ogni giorno nuove indiscrezioni riguardanti la telenovela che ha come protagonista la Sir Safety Conad Perugia. Il bilancio di fine stagione fatto attraverso una trasmissione televisiva dal presidente Gino Sirci è passato in secondo piano rispetto a quelle che erano le curiosità del momento e che riguardano il gelo tra lui e l’allenatore Lorenzo Bernardi. Appare sempre più credibile che il tecnico della tripletta abbia fatto pressione per cercare uno svincolo ed andare magari a Milano che tutti pensano essere pronta ad abbracciarlo. Agli studi dell’emittente partner Tef Channel il numero uno dei block-devils si è presentato senza i dirigenti che avrebbero dovuto accompagnarlo. Uno di questi è il direttore generale Benedetto Rizzuto che ha ammesso: «Non eravamo presenti alla trasmissione io e il d.s. Stefano Recine perché non ce la sentivamo avendo nascosto per molto tempo alcuni fatti al presidente che di recente ne è venuto a conoscenza e lo hanno fatto amareggiare. Quello che è accaduto ormai lo sanno tutti, c’è stata una richiesta di aumento del contratto da parte del suo procuratore Georges Matijasevic in un momento della stagione molto delicata, non abbiamo ritenuto di doverlo riferire perché abbiamo sempre pensato che fosse completamente fuori luogo. Appena conclusa la finale scudetto, poi, lo stesso Bernardi ci ha detto che non ce la faceva più, che questa situazione non la poteva reggere, e che dovevamo dire al presidente che voleva essere licenziato. A quel punto lo abbiamo invitato a scrivere le dimissioni su un foglio di carta, ma Bernardi ha risposto che doveva essere la società sportiva a licenziarlo. Lo ha chiesto più volte in quella triste serata del 14 maggio in cui abbiamo perso lo scudetto. A posteriori possiamo dire che erano chiari i segnali di un disegno ben preciso che parte da lontano». La differenza in effetti è sostanziale, ci sono sicuramente delle differenze in termini economici tra l’una e l’altra soluzione. Inoltre, c’è un discorso anche di immagine che probabilmente non è indifferente a nessuno, ossia uscire dalla parte del torto o della ragione a seconda di chi è il ‘cattivo’ che rompe il contratto (che avrebbe durata fino al 2020). Sullo sfondo c’è la presentazione del libro che il popolare mister secolo farà il 9 giugno e nella quale spera di poter avere un grande afflusso.

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