Remo Ambroglini: «Incentivare l’attività giovanile»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 6, 2020 08:00 Updated

Remo Ambroglini: «Incentivare l’attività giovanile»

Ambroglini Remo

Remo Ambroglini

Si prolunga l’attesa, la stagione volge inesorabilmente al termine. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha obbligato ad estendere la sospensione dell’attività sportiva sino al 13 aprile, complicando di fatto le possibilità di portare a termine i campionati. Alla Pallavolo Media Umbria si continua a procedere in modalità smart-working (lavoro agile) con gli atleti e gli allenatori che partecipano a lezioni e confronti in videoconferenza. Il direttore sportivo Remo Ambroglini esprime il suo pensiero sul complicato momento: «Se prima potevamo immaginare che i campionati giovanili sono chiusi, adesso non possiamo fare a meno di pensare che tecnicamente la stagione agonistica è tutta da considerare finita. Secondo me bisogna ragionare esclusivamente sui possibili sviluppi futuri tenendo presente che c’è un parallelismo che si può fare tra governo ed imprese produttive che assomiglia a quello tra federazione e società sportive, tutti hanno bisogno di aiuti. La situazione in qualche modo deve essere delineata e deve venir concordata, con voucher, con bonus perché tutti dovremo ripartire da là, stiamo dimostrando la fragilità del nostro sistema sportivo, non passeranno al setaccio i club che non riescono ad autofinanziarsi. Marsciano sta pensando, qualora ci fosse la possibilità di utilizzare i mesi estivi, a riprendere gradatamente e provare a completare la stagione sportiva, ma come detto senza pensare all’agonismo. Stiamo studiando delle soluzioni per recuperare il tempo perduto di questo anno e per dare una sorta di incentivo per il prossimo. La mia convinzione è che potrebbero resistere solo le società che hanno una solidità nel settore giovanile, una base che permettere di non essere dipendenti in maniera pesante dagli sponsor. Penso che ci sarà un effetto domino, mi auguro che l’attività giovanile di base sia fatta svolgere pensando alle famiglie, i comitati territoriali e regionali dovranno fare attività gratuita, penso ai tesseramenti, alle iscrizioni e alle tasse gara che devono essere abolite; così come dovrà essere procrastinato delle l’obbligo dell’utilizzo del referto elettronico perché a settembre non penso ci saranno società sportive pronte, rimandare almeno un anno è necessario. Su una cosa sono ottimista perché penso che tornerà in palestra molta più gente di quanto ce n’era prima, siamo in contatto tutti i giorni con i nostri atleti. Sono stati riscoperti dei valori, adesso che non ce l’abbiamo riusciamo a capire che l’attività motoria ci manca e che è indispensabile. Quando non c’è una cosa ti accorgi di quanto è importante, l’attività fisica è necessaria per la crescita dei figli, pur nelle difficoltà che il quotidiano comporta per i genitori che devono accompagnarli in palestra, li vedono fare più campionati, tornare tardi la sera devono preparare la cena ad orari diversi. Credo insomma che niente sarà più come prima».

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