Perugia si ritrova e sbanca Civitanova Marche

Atanasijevic Aleksandar (attacco)
Sir Safety Conad Perugia in attacco con l’opposto Aleksandar Atanasijevic (foto Michele Benda)

La reazione c’è e pure il riscatto, la seconda sfida della finale scudetto sorride alla Sir Safety Conad Perugia che pur complicandosi la vita in maniera nuovamente incomprensibile riesce ad espugnare la tana della Cucine Lube Civitanova. Dopo quattro giorni di grande confusione per la questione avvicendamento in panchina, il campionato italiano ritrova la sua protagonista. Barcolla il tiranno marchigiano che non muore mai ma stavolta paga una serata non ottimale e l’ottima vena di Leòn che tira fuori i block-devils da una buca profonda dimostrando che ancora i conti devono essere fatti. Il secondo atto della finale scudetto ha dunque esito contrario al primo, ed ora i bianconeri ritrovano quella fiducia che potrebbe servire a fare la differenza. Al fischio d’inizio c’è Atanasijevic in campo, soluzione che era attesa da tutti i sostenitori della squadra. La partenza è concentrata e malgrado un ottimo Leòn (nove volte a segno in apertura), i padroni di casa si fanno sentire subito a muro (12-9). Ter Horst rileva uno spento Plotnytskyi ma il vantaggio cresce con Simon imprendibile (17-12). Nel finale vengono annullate tre palle-set, ma l’errore di Zimmermann consegna l’uno a zero. Invertiti i campi è ancora Leòn con un ottimo turno di battuta a mostrare i muscoli e far partire forte gli umbri (3-7). La reazione di Rychlicki riduce il gap ma poi è ancora Leòn a mettere pressione, stavolta col muro (9-15). Travica forza il gioco al centro e trova pronti Solé e Russo (entrambi 100%) che non trovano resistenza quando hanno davanti Anzani (18-23). Provano a recuperare i locali forzando al al servizio ma su errore arriva la parità. Nella terza frazione il copione è lo stesso, Leòn è straordinario e fa la differenza (6-9). Se Plotnytskyi fatica a trovare efficacia offensiva, anche Leal non si rende pericoloso e il margine permane immutato (11-15). L’attenta difesa di Colaci riesce a fornire occasioni al contrattacco e Leòn (altre dieci palle a terra) mantiene il comando saldamente (17-22). Nel finale il vantaggio viene sperperato, un provvidenziale video-check evita di far aumentare la pressione ma tre palle-set non bastano perché gli errori rovesciano (25-24). Plotnytskyi decide di uscire dall’anonimato e con due ace firma il due a uno. Il quarto frangente parte nel segno dei locali che sfruttano tutte le incertezze altrui per scappare (14-8). I locali non impressionano ma i nove regali perugini non consentono di rimontare (21-16). Il guizzo di Leòn nel finale si spegne ad un passo dall’aggancio ma è proprio lui dai nove metri a sparare fuori millimetricamente e rinviare la sentenza. Al tie-break Perugia parte bene ma tre punti di vantaggio non resistono (3-4). Atanasijevic rompe gli indugi e trova un muro tremendo al cambio di campo (5-9). In un batter di ciglia sono ancora gli errori a permettere il ribaltamento (10-9). È ancora Plotnytskyi a tirare fuori dal cilindro due conigli che si trasformano in punti (11-14). Il punto della vittoria lo mette a terra Leòn. Perugia vince e la serie torna in parità. Appuntamento a gara-tre sabato di nuovo a Pian di Massiano, la strada per il tricolore è avvincente.
CUCINE LUBE CIVITANOVA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA = 2-3
(25-21, 21-25, 25-27, 25-23, 12-15)
CIVITANOVA MARCHE: Rychlicki 20, Simon 20, Juantorena 14, Leal 10, Anzani 3, De Cecco 1, Balaso (L1), Diamantini 2, Kovar, Falaschi, Marchisio. N.E. – Hadrava, Yant Herrera, Larizza (L2). All. Gianlorenzo Blengini ed Enrico Massacesi.
PERUGIA
: Leòn 38, Atanasijevic 14, Solé 12, Russo 11, Plotnytskyi 8, Travica 2, Colaci (L1), Ter Horst 1, Muzaj, Vernon-Evans, Ricci, Zimmermann. N.E. – Piccinelli, Biglino (L2). All. Carmine Fontana e Francesco Cadeddu.
Note – Spettatori 50.
Durata dei set: 30’, 29’, 39’, 30’, 27’.
Arbitri – Marco Zavater (RM) e Roberto Boris (PV).
LUBE (b.s. 16, v. 7, muri 12, errori 9).
SIR (b.s. 22, v. 11, muri 11, errori 16).