
A volte la storia si ripete, a distanza di undici anni il tecnico umbro Alessandro Chiappini è nuovamente campione di Polonia nella pallavolo femminile. La formazione di Lodz da lui allenata ha conquistato il titolo nazionale: «È stata una serie di finale complicata, iniziata male, con una gara nervosa iniziale che abbiamo perso in casa. Il carattere non ci è mai mancato e non abbiamo fatto drammi. Non abbiamo mai smesso di crederci e in gara-due ci siamo imposti ribaltando due set di passivo, ma si è infortunata una giocatrice per noi importante (rottura del legamento crociato, ndr). Nella terza sfida abbiamo giocato la nostra miglior partita ed abbiamo vinto, mettendo in campo una giovane talentuosa. In gara-quattro siamo arrivati al tie-break dove perdevamo 8-12 e quindi vincere è stato ancor più emozionante. Avevamo tutti grandi motivazioni. La dedica della squadra è andata alla famiglia del precedente allenatore che è deceduto per motivi di salute, nonché alle due ragazze infortunate che non hanno potuto dare il loro contributo in campo. La mia dedica personale è per mia moglie che mi sopporta e supporta, a mio papà al quale avevo promesso di dedicargli qualcosa di carino, ai tifosi che sono davvero speciali, a squadra e staff per il duro lavoro svolto, encomiabili, e a me stesso per tutti i giorni liberi che non mi sono preso». Il titolo polacco lo aveva già vinto nel 2012 il coach cinquantaquattrenne, alla guida del Sopot, in mezzo tante altre esperienze italiane ed estere. Sabato scorso la sua squadra ha vinto al tie-break gara-quattro della finale contro Rzeszow (17-25, 25-22, 25-22, 22-25, 15-13). Insieme a lui a festeggiare c’è anche il preparatore atletico perugino Michele Patoia che ha curato i muscoli delle atlete portandole ad avere una condizione ottimale.
