Città di Castello rimonta col cuore e fa sua la prima

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Ottobre 17, 2010 21:55 Updated

Città di Castello rimonta col cuore e fa sua la prima

Vedovotto Filippo

Filippo Vedovotto

Eh sì, è proprio il grande cuore della Gherardi Cartoedit Svi Città di Castello a ribaltare uno 0-2 che avrebbe steso un toro e così il Volley Segrate 1978. I ragazzi di Andrea Radici annullano due palle match in finale di terzo set, allungano la gara al quinto e portano a casa due punti fantastici in una giornata difficile, complicata dalle imperfette condizioni fisiche di Rosalba. Ma l’entusiasta pubblico di Segrate, che festeggiava la prima in A2,  è stato gelato dalla rimonta tifernate sospinta da Filippo Vedovotto che ne mette a terra 27 al suo esordio in A2. Il primo punto è di Russo, innescato da Ronaldo poi il break è di Segrate con un ace di Canzanella e con Bruno (5-1). Andrea Radici chiama il time out perché vede la squadra in difficoltà e alla prima interruzione è 8-3 per un Segrate galvanizzato. Nemec mura Canzanella portando i suoi sul 6-9 e aprendo un parziale favorevole alla Gherardi Cartoedit Svi (9-11). Due punti consecutivi di un ottimo Vedovotto e la parità è servita a quota 11. Da questo momento le due squadre procedono a braccetto e al secondo time out tecnico è 16-15 per Segrate, poi Gallosti difende in modo incredibile un attacco di Nemec consentendo a Cazzaniga di schiacciare la palla del 18-16 e, soprattutto, quella del 21-17.  Lo svantaggio di quattro punti segna il set che viene vinto dai padroni di casa per 25-21. Si parte e subito 2-0 per i locali che hanno fatto la differenza nel primo set con le percentuali d’attacco. Pareggia a quota 5 Città di Castello che al primo time out tecnico è sotto 8-7 con Bruno Temponi che è uscito per un problema fisico. Un fortunoso punto porta Segrate sul 9-7 e un muro, causato però da una battuta fortissima di Cazzaniga, frutta il 10-7. Poco male perché Nemec sfonda la ricezione di Segrate e il pari è servito (10-10). Il primo vantaggio di Città di Castello arriva da due ace di Vedovotto (11-13) e da una bomba di Nemec (12-15). Un errore di Bellini dopo un lunghissimo scambio dà il 14-18 a Rosalba e compagni, costringendo Motta al time out discrezionale. Cazzaniga accorcia (18-20) e pareggia (21-21) a causa di un errore di Nemec. Segrate passa a condurre di due lunghezze (23-21). Russo spreca la prima palla del 2-0 (24-23) e Bellini mette a terra il pallonetto del 25-23. Comincia meglio Segrate anche la terza frazione, sfruttando le difficoltà di Città di Castello, dovute ai problemi fisici accusati da Rosalba, che Orduna serve pochissimo per non sovraccaricarlo dalla fatica. Al primo time out tecnico è 8-4 per i padroni di casa. Orduna scuote i compagni con il muro a uno del 13-11 e Rosalba schiaccia il 15-14. Gli umbri provano a tornare in partita (16-15) con un muro di Ravellino su Cazzaniga ed impattano con Nemec (16-16). L’opposto ex Crema è implacabile per il 18-16 e una chiamata errata di Bernobich su un attacco di Nemec sembra mettere i sigilli al match (22-19). Rosalba e un errore di Alletti pareggiano i conti ma la sfortuna volta le spalle ai tifernati perché il muro del capitano è vanificato da una sfortunata invasione di piede (24-23). Ravellino e Nemec murano Cazzaniga per la parità e Vedovotto guadagna la palla set per i tifernati che accorciano le distanze ancora con il giovane ex Sisley (24-26). La partita si fa più vibrante ed equilibrata (4-4) e 8-7 al primo time out tecnico. Dopo un effimero vantaggio lombardo, Orduna mura Bellini (11-11) ma il punto a punto di questa fase è rotto da Cazzaniga e da un attacco out di Nemec (15-12). Il servizio di Orduna pesca Bellini fuori posizione e pareggia i conti poi Bernobich fischia una trattenuta a Gallosti e al secondo time out tecnico Città di Castello è avanti (15-16). Segrate torna in parità a 17 e si va ancora a braccetto. Ravellino stampa il muro del 22-24 su Alletti che immediatamente gli restituisce la pariglia (24-24). Vedovotto guadagna il 25-24 e Nemec mura Cazzaniga (26-24). Il quinto set è fino al cambio di campo un monologo dei ragazzi di Radici. Sul 3-8 sembrava fatta ma Segrate decideva di strozzare in gola la gioia tifernate (9-9). Al match point ci arrivavano prima i tifernati ma Nemec si faceva murare in ricostruzione (14-14), Segrate aveva la terza palla per chiudere dopo le due avute nel terzo set (17-16), Cazzaniga sprecava out. Nemec guadagnava un’altra occasione e l’errore di Cazzaniga regalava i primi due punti della stagione a una Gherardi Cartoedit Svi indomabile. Così Andrea Radici a fine match: “L’aspetto che mi è piaciuto di più, oltre alla vittoria contro un avversario forte e determinato, è stata la grande voglia di stare in campo e superare le difficoltà, questa rimonta è un punto di partenza importante”.
VOLLEY SEGRATE 1978 – GHERARDI CARTOEDIT SVI CITTA’ DI CASTELLO = 2-3
(25-21, 25-23, 24-26, 24-26, 17-19)
SEGRATE: Cazzaniga 23, Canzanella 16, Alletti 14, Russo 13, Bruno 4, Ronaldo 2, Gallosti (L), Bellini 9, Guemart, Fontana. N.E. – Castellani, Giglioli, Caprotti,. All. Mario Motta.
CITTA’ DI CASTELLO: Vedovotto 27, Nemec 20, Rosalba 9, Ravellino 8, Orduna 6, Bortolozzo 2, Rossini (L), Di Benedetto 8, Marini. N.E. – Marino, Del Castello, Benedetti, Lipparini. All. Andrea Radici.
Arbitri: Bernobich (TS) e Goitre (TO).
Segrate (b.s. 19, v. 3, muri 16, errori 13).
Città di Castello (b.s. 18, v. 7, muri 13, errori 12).
(fonte Pallavolo Città di Castello)

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