Dragan Travica: «Perugia è un’avventura stimolante»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Dicembre 30, 2020 10:00 Updated

Dragan Travica: «Perugia è un’avventura stimolante»

Travica Dragan (palleggia)

Dragan Travica in palleggio (foto Michele Benda)

È partito il conto alla rovescia per l’inizio del 2021, un anno su cui si ripongono molte aspettative per un ritorno alla normalità dello sport. Se lo augurano soprattutto i tifosi della Sir Safety Conad Perugia che non vedono l’ora di poter tornare al palasport per assistere dal vivo alle partite. I block-devils nel frattempo restano concentrati e si allenano in palestra perché domenica 3 gennaio avranno uno scontro che potrebbe rivelarsi decisivo per ipotecare il primo posto della classifica della superlega maschile. La gara contro Trento si prospetta bella ed appassionante, un duello tra formazioni che si annunciano in buona condizione. Ospite al programma di Tef Channel il regista Dragan Travica ha parlato del momento dei bianconeri: «Venendo a Perugia immaginavo di avere delle aspettative alte. Leòn lo conoscevo per la forza in attacco e invece mi ha stupito anche in ricezione dove lui si prende sempre molte responsabilità, la tentazione di servirlo di più ce l’hanno tutti e chiaramente mi devo frenare un po’ perché abbiamo tanti elementi forti in attacco. Plotnytskyi è un talento incredibile ed ha una grande manualità, sono anche compagno di stanza ed essendo io il più esperto cerco di farlo crescere con i miei consigli. Heynen è molto originale e molto diverso dagli allenatori avuti in passato, è intelligente ed è una persona molto curiosa, si informa di altri sport e cerca di rubare quello che può per apportare novità, è un piacere sentirlo parlare ma è una persona molto esigente e non ti lascia passare nessuna piccola sbavatura. È difficile conviverci ma al tempo stesso è molto stimolante in allenamento anche per uno come me che da anni calca i campi da gioco. Da parte mia non ho difficoltà a prendermi le mie responsabilità in qualche momento, scaricando magari anche la pressione dai compagni, fa parte del mio carattere e credo che sia utile alla squadra. Ci sono molti leader nella squadra di Perugia ed io sono consapevole che devo fare un po’ da collante, ma è un bel gruppo e tutti i giocatori sono bravi a finalizzare gli sforzi in un’unica direzione. Ho imparato a gestire le emozioni, sia quando si vince che quando si perde, e invito anche i miei compagni a fare lo stesso, rimanendo lucidi e lasciando da parte i pensieri positivi ma soprattutto quelli negativi. L’avversario va sempre rispettato sia nelle vittorie e sia nelle sconfitte. Contro Civitanova Marche in casa siamo stati molto determinati sin dall’inizio della partita e volevamo far capire che era difficile passare in casa nostra, ma è andata come è andata e alla lotteria del tie-break ci sta di perdere. È vero però che dobbiamo fare mea culpa per come abbiamo gestito il finale del secondo set che conducevamo per 22-18 ed abbiamo ceduto, possiamo e dobbiamo fare senz’altro di meglio. C’era una grande tensione e qualche scaramuccia sotto rete come quella che c’è stata tra me e Leal è normale, tutto è partito da un commento fatto da Juantorena che non mi era piaciuto e dopo qualche azione mi sono preso una piccola rivincita che ha scatenato qualche reazione, ma tutto nell’ordine delle cose che accadono in un match di alto livello, senza andare mai sopra le righe. Le mie condizioni fisiche sono buone, sto stringendo i denti da due settimane perché ho subito un infortunio al dito indice della mano sinistra. Durante un allenamento Plotnytskyi mi ha procurato una piccola frattura che continua a farmi male. Cerco di tutelarmi al massimo ma per palleggiare si utilizza sempre quel dito e quando vai a muro c’è sempre il timore di prendere pallonate che possano riacutizzare il dolore. L’antidolorifico è un toccasana durante le partite ma a Cisterna ho rimediato un colpo che mi ha fatto molto male ed ho avuto qualche momento di panico, sono comunque rimasto in campo ed ho finito la partita. Ora arriva Trento che è una squadra fortissima e forse ancora loro non lo hanno capito pienamente, hanno tutti giocatori vincenti senza punti deboli, la loro può essere tranquillamente reputata tra le squadre migliori del mondo. La partita di domenica sarà molto dura e ci farà capire a che punto siamo».

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